THE TALK: Ripartiamo dal Colore
Prima e dopo Covid-19: cosa è cambiato per il suo marchio?
Periodi come quello che abbiamo appena vissuto non sono belli, ma possono in qualche modo contribuire all’evoluzione personale e anche a quella di un’azienda. Questo blocco ci ha permesso di rivedere i nostri metodi e di migliorare la nostra efficienza, soprattutto nell’ambito della comunicazione. Abbiamo lavorato in smart working, focalizzandoci sul pensiero creativo e sullo sviluppo delle collezioni.
Qual è la situazione al momento?
Ora puntiamo sulla nostra voglia di fare e manteniamo la nostra mission, ovvero offrire prodotti esclusivi a prezzi competitivi. La nostra filosofia è sempre stata quella di creare gioielli perfetti alla quotidianità, punteremo sempre di più su questo, pensando a iniziative mirate, che ci permettano di essere sempre più vicini ai nostri clienti.
In che modo?
Cercando di interpretare i nuovi bisogni di chi compra non solo dal punto di vista stilistico ma anche da quello psicologico. Abbiamo imparato a vivere senza il superfluo, molto probabilmente l’idea della moda si semplificherà, ma la voglia di regalarsi delle soddisfazioni non mancherà. Siamo convinti che anche il mercato subirà un’evoluzione, le persone saranno più invogliate a comprare prodotti che vengono da produzioni locali. I clienti finali hanno sempre più bisogno di sentire un’appartenenza.
Crede, quindi, che la vostra possa essere una proposta vincente?
Offriamo buona qualità a un prezzo competitivo, questo ci fa pensare di poter fornire il prodotto giusto, tutti hanno voglia di gratificarsi. In un momento in cui la vita sembra “grigia”, i nostri gioielli possono fare la differenza. Le collezioni offerte da Milor sono ricche di pietre e colore, ora più che mai il colore può aiutare a sollevare il nostro umore. Oltre alle nuove creazioni di Bronzallure e Albert M., lo scorso gennaio abbiamo lanciato una riedizione della linea Etrusca Gioielli: con le sue lavorazioni particolari, realizzate con materiali nichel free e con pietre naturali, è perfetta per quest’estate. Offrire qualcosa di unico e ben rifinito a un prezzo accessibile, può essere in questo momento vincente.
Il lockdown ha creato in ogni caso un arresto del mercato, crede che il settore della gioielleria ripartirà presto?
Noi siamo fiduciosi, lo siamo sempre stati. Io credo che le azioni del governo siano state abbastanza intelligenti, anche se hanno creato del malcontento. Mi riferisco a iniziative come il Decreto Liquidità, agli ammortizzatori sociali che ci permettono di poter ripartire gradualmente. Inoltre, noi siamo stati vicini ai dipendenti cercando di aiutarli dove lo Stato non è ancora riuscito. La sfida per una ripartenza è sempre più globale, ma io sono positivo. Non credo che sia possibile ottenere risultati immediati, ma tutto si può colmare. Siamo qui a lavorare per questo. Sicuramente il fatturato di giugno non potrà essere come quello dell’anno scorso, magari ci vorranno uno o due anni per colmare il gap che si è creato. Questo sarà un anno di sacrifici, occorre rimettersi in gioco, ma abbiamo comunque lavorato molto. La parte online sta crescendo e crescerà di più, siamo alla continua ricerca di miglioramenti dei sistemi informatici. Essere presenti su diverse piattaforme in tutto il mondo, non ci aiuta solo a incrementare le vendite ma anche a rafforzare la nostra immagine e a diffondere sempre di più i nostri contenuti. I clienti son tanti nel mondo, siamo noi a doverli conquistare. Quindi andiamo avanti così.
Intervista di Federica Frosini, Editor in Chief VO+
Intervista di Lorenza Scalisi, Senior Editor VO+
Intervista di Antonella Reina, Editor VO+