THE TALK: Il Sogno Fluido
Facciamo il punto su quanto accaduto in questi mesi: avete registrato richieste particolari da parte dei clienti?
Sono sicuramente state settimane che potremmo definire di “studio”, sia internamente all’azienda, sia per quel che riguarda gli input arrivati da fuori. Una delle novità che abbiamo sperimentato è stata la vendita di due anelli avviata e conclusa solamente via video, senza che la cliente, un’americana, avesse mai provato un nostro anello. Dreamboule le era stato suggerito dal suo personal shopper, e lei è rimasta così affascinata dal prodotto che ha subito ordinato due anelli, scegliendo due “scenari” (i soggetti contenuti nelle nostre boule) fra gli oltre cento che abbiamo già a catalogo ma facendoseli poi personalizzati. Nei giorni scorsi, una gioielleria multibrand nostra partner ci ha invece fatto una richiesta decisamente sui generis: una sua cliente che ha ereditato numerosi gioielli di famiglia vuole farne realizzare uno che in un certo senso li raccolga tutti insieme. Sono gioielli molto classici, ma piuttosto che tenerli in cassetta, perché non farne qualcosa di più contemporaneo e dalla forte personalità? Al momento stiamo studiando proprio come combinare le varie pietre, tutte molto importanti, per riunirle sotto un’unica boule. Dopo tutto, il concetto stesso del nostro brand ruota attorno alla sfida di un design mai convenzionale, e questo genere di desiderata non fanno che renderci euforici.
Qualche altro pezzo realizzato ad hoc?
Fra quelli realizzati su richiesta c’è l’anello celebrativo dei 100 anni di Bentley, un pezzo unico aggiudicato a un cliente del brand automotive durante una serata di gala di beneficienza. Il parterre era d’eccezione, e quello è il genere di esposizione e di pubblico cui si rivolge Dreamboule. Il nostro è un prodotto che nasce dalla voglia di stupire, è un gioiello dinamico, che ha una propria vita. Entrano in gioco una serie di elementi, come luci e rifrazioni ambientali diverse, e il movimento delle paillettes anima gli spazi dello scenario a seconda della posizione del gioiello stesso. Per questo, nonostante la prospettiva di avviare la vendita online, penso che il gioiello Dreamboule avrà sempre bisogno di essere visto e toccato con mano, e indossato anche per capire quale misura sia quella più adatta.
Quindi, prossimo step e-commerce?
Sì, stiamo negoziando un accordo con due grossi e-commerce, il cui lancio dovrebbe avvenire a settembre. A questi due big player dovrebbero aggiungersi anche alcuni e-shop di retailer nostri partner. Era già tutto in programma, ma ovviamente, le settimane di chiusura ci hanno permesso di dedicare testa e tempo a questo aspetto che ha subito una certa accelerazione. Nonostante questo, stiamo portando avanti il piano d’espansione del retail fisico. Sono in programma le aperture a St. Tropez, da Harrods a Londra e a breve saremo rappresentati anche negli Hamptons. Siamo già presenti anche a Mykonos, a Marbella e Los Angeles, mentre a Milano abbiamo inaugurato il nuovo showroom, in Via Landolfo 1, dove riceviamo solo su appuntamento. Credo che il fattore “human touch” sia un plus imprescindibile.
Cosa distingue Dreamboule dalle altre proposte high end sul mercato?
Dreamboule nasce dall’unione di tre elementi forti, per la prima volta uniti in un unico concept: il know how dell’alta gioielleria italiana, quello dell’alta orologeria svizzera e quella che noi amiamo definire l’alchimia dei liquidi. Il risultato è frutto di una rete di fornitori specializzati, dislocati fra Valenza, Milano e Ginevra. C’è anche un tocco francese: le paillettes d’oro sono realizzate nel sud della Francia, in uno storico laboratorio che prese parte alla doratura della Statua della Libertà realizzata da Eiffel. Ogni dettaglio ha un senso ed è proteso verso la resa perfetta di quel sogno che ha ispirato il progetto sin dall’inizio. Il brand nasce nel 2018, ma prima del debutto sono serviti 4 anni di ricerca e sviluppo resi necessari per capire la vera applicabilità di quell’intuizione nata dall’osservazione delle boule de niege. Un sogno che si muove in slow motion, grazie alla Dream Solution, un liquido speciale la cui formula segreta permette un indice di distorsione particolare e un controllo della compensazione termica. Il tutto applicando uno dei perni dell’haute horlogerie elvetica: l’impermeabilità, ma al contrario, ossia, nulla deve uscire dalla boule. Non c’è particolare che non sia generato da una tecnicità assoluta, di altissimo livello. E questo è irripetibile.
Altre novità in cantiere?
A settembre lanceremo la nuova collezione Free & Fun, che porterà l’entry price del brand attorno ai 12.000 €, prima fissato ai 20.000. Un “ridimensionamento” non solo di prezzo ma anche di dimensione della boule, che sarà ora disponibile anche a partire da 20 mm. L’idea è quella di rendere più accessibile e portabile il nostro must, l’anello.
Intervista di Lorenza Scalisi, Senior Editor VO+