THE TALK: Fabergé: the Feel Good Factor
Come avete affrontato la pandemia?
Viviamo in tempi turbolenti, con la pandemia ancora in evoluzione, ed è difficile prevedere cosa succederà in futuro, anche se sono fiducioso nel lungo periodo. Per questo motivo abbiamo preferito concentrarci soprattutto sulle persone, team e clienti. In un momento di solidarietà come questo, i marchi del lusso devono dare un contributo concreto alla società, che va ben oltre il prodotto che creano. Riporto a questo proposito una frase dello scrittore e speaker motivazionale Zig Ziglar: "Nella vita non possiamo creare situazioni su misura, ma possiamo adattare atteggiamenti e valori a queste situazioni". Fabergé sta andando proprio in questa direzione, per proteggere i nostri preziosi clienti, i partner, i dipendenti, e tutta la nostra comunità.
Quali sono le strategie che avete adottato?
In generale, la pandemia ha accelerato il passaggio alla digitalizzazione di circa 5 anni. Anche noi ci siamo concentrati su questo aspetto del nostro business e continueremo a farlo. La pandemia sembra aver reso ancora più importanti i momenti speciali e onorare coloro che amiamo con una creazione su misura è sempre di più il fulcro del nostro lavoro.
Qual è la formula Fabergé?
Siamo diventati ancora più uniti come squadra e abbiamo adottato un approccio "all together" verso le sfide che la pandemia ci pone quotidianamente. In futuro, credo che faremo del "fattore benessere" il nostro credo, così come del desiderio di celebrare la vita. Questo si tradurrà inevitabilmente nella necessità di intervenire sulle modalità di vendita e in un atteggiamento di "indulgenza" nei confronti di se stessi, di un amico o di una persona cara. Penso che cogliere l'attimo, sentirsi bene, avere un bell'aspetto, godersi la vita fino in fondo e vederla per quello che è (un dono speciale) darà forma a ciò che verrà. I bei tempi ci aspettano!
C'è qualche progetto specifico sul quale state lavorando?
Purtroppo i nostri prossimi progetti sono tutti molto confidenziali e non siamo ancora pronti a condividerli. Quello che posso dire è che continueremo la nostra ricerca e a vivere il lusso con un senso di meraviglia, anticipazione e scoperta. Tutto il nostro lavoro si basa sulla ricerca della perfezione.
Quanto è importante per un marchio storico come Fabergé, poter contare su un'eredità culturale così preziosa?
Se penso al valore del patrimonio artistico di una maison, non c'è niente di più attraente e intrigante di quello di Fabergé e far parte di tale eredità, che ha oltre un secolo di storia, è per me un enorme privilegio. Fabergé ha un background ricco, intenso, illustre che nessun brand ha mai avuto, al punto tale che nel corso dell'ultimo secolo, le sue creazioni sono diventate tra le più ambite dai collezionisti di tutto il mondo.
Fabergé fa parte della famiglia Gemfields, che oltre a essere tra i principali player nel mondo delle pietre di colore, è molto attivo sul fronte sostenibilità.
Peter Carl Fabergé si preoccupava molto delle fonti di approvvigionamento dei suoi gioielli, ossia da dove e come arrivassero le pietre utilizzate nelle sue creazioni. E così come ieri, anche oggi il nostro rapporto con Gemfields, leader mondiale nella fornitura di pietre colorate di provenienza responsabile, si fonda su valori di trasparenza ed eticità, consentendoci di utilizzare gli smeraldi più belli dello Zambia e i rubini più intensi del Mozambico.
Federica Frosini, Editor in Chief VO+