Il tesoro del Botswana
Dopo il Cullinan, scoperto in Sudafrica nel 1905, e il Lesedi la Rona trovato in Botswana nel 2015, questo nuovo diamante di 1.098 carati rinvenuto nella miniera di Jwaneng, la più ricca al mondo in termini di valore, rappresenta un ulteriore passo del Botswana nel confermare il suo ruolo egemone sul mercato diamantifero.
Le analisi preliminari già anticipano che la pietra può essere considerato il terzo diamante di qualtà più grande al mondo, come dichiarato dall'Amministratore Delegato di Debswana, Lynette Armostrong. La valutazione da parte della Diamond Trading Co.
Botswana avverrà a breve e solo a questo punto Debswana, la società nata dalla partnership al 50% tra De Beers e il governo del Botswana, stabilirà se la pietra sarà venduta direttamente da De Beers o tramite la Okavango Diamond Co. (Fonte Bloomberg).
Aggiunge Raluca Anghel, Head of Industry Relations del Natural Diamond Council: «È sempre emozionante trovare un diamante di questa portata, una delle rarità più ambite, uniche e preziose della natura. Debswana, nata dalla partnership tra il governo del Botswana e il gruppo De Beers, è un'importante realtà imprenditoriale per il sistema Paese e contribuisce all'economia del Botswana, con oltre 34.000 posti di lavoro.
Le due realtà lavorano insieme da oltre 50 anni affinché vengano garantite pratiche etiche e responsabili e che questa pietra così rara e preziosa possa trasformarsi in un'eredità positiva duratura a beneficio del popolo del Botswana. Per darvi un'idea del contributo che l'industria dei diamanti ha dato al Paese, prima della scoperta dei diamanti, in Botswana c'erano solo tre scuole secondarie, ora ce ne sono più di 300 e a ogni bambino viene garantita l'istruzione gratuita fino ai 13 anni.
Inoltre c'erano solo cinque chilometri di strada asfaltata in tutto il Paese, la cui estensione è come quella della Spagna, e ora siamo quasi a 6.000 chilometri; un medico ogni 48.000 persone mentre ora ce n'è uno ogni 3.000 abitanti».
Federica Frosini, Editor in Chief VO+