Feludei e Felù: da Milano a Positano
“In tutta Positano non c’era una sola gioielleria che proponesse cose diverse da quelle della tradizione locale o di Torre del Greco, per capirci il classico cornetto portafortuna immancabile a Napoli e dintorni. E quindi l’idea è stata da subito quella di creare una realtà che ancora non c’era, interamente dedicata al “fatto in Italia” perciò perfetto per il pubblico che dai gloriosi anni Sessanta frequenta Positano e la Costiera Amalfitana, ossia gli americani”, racconta Dinelli.
“Il primo punto chiaro è stato quello di puntare solo ed esclusivamente sul Made in Italy, quindi su brand già noti al pubblico americano o comunque in linea con i loro gusti. Dai già cult Marco Bicego e Roberto Coin, passando per Pasquale Bruni, Crivelli, Mattioli, Pomellato, Pippo Perez, K di Kuore più qualche unbranded ma sempre italiano al 100%. A oggi, a parte qualche pezzo di oreficeria “locale”, come il tradizionale ciondolo a forma di corno, sui 150 €, il nostro entry price si aggira sui 1.000 €, fino a salire a svariate decine di migliaia di euro.
Fra i pezzi più gettonati ci sono sicuramente le collane di Bicego, molto amate dalle clienti statunitensi, e trend del momento come le collanine con la medaglia con la Madonna: se la stagione scorsa ne avessi avute in casa altre 200, avrei fatto il sold out di sicuro. Geograficamente Positano è in Italia, ma di fatto non lavora con gli italiani, e neanche tanto con gli europei e gli altri mercati. Quindi, per noi anche l’estate 2021 non è stata all’insegna della ripresa come altrove, perché qui si sono registrate soprattutto presenze di turisti nazionali, del nord e dell’est Europa. Svedesi, danesi, polacchi, romeni…prima non se ne erano mai visti.
Per questo, la nostra capacità di adattamento ha dovuto dare il massimo. Più che in altri frangenti. Di certo ha sofferto di meno Felù, il nostro secondo negozio, sempre qui a Positano, incentrato sulla gioielleria d’argento. Lì abbiamo una proposta di almeno una quarantina di brand, da Misis a Roberto Giannotti a Rubinia a Maman et Sophie, più un “assaggio” di orologeria italiana con Locman e Capri Watch, fenomeno assolutamente locale ma che diverte i turisti con i suoi Swarovski ultracolorati”.
Lorenza Scalisi, Editor VO+