Argento in scultura
Natura, argento e scultura: un trio di parole che in gioielleria potrebbe essere tradotto con ispirazione, materia e manifattura. È ciò che accade se a guidare un processo creativo sono i designer che hanno adottato l’argento come materiale nobile prediletto per la realizzazione di vere e proprie mini sculture da indossare, ispirate spesso a contesti naturalistici.
«Se penso ai miei gioielli non voglio si dica che sono belli, li ridurrebbe a banali souvenir. Desidero siano frammenti di idillio da riporre sul tavolo nei momenti di quiete…», afferma Maria Luisa Pianegonda, la founder e designer del brand Maria e Luisa Jewels che, per sfruttare il potere seduttivo dell'argento, lo affida a orafi esperti, in grado di modellarlo in inaspettate silhouette: ogni suo gioiello è il risultato di una lavorazione artigianale appassionata, attenta e minuziosa, capace di catturare la dimensione magica tra luce e penombra.
Per Giovanni Raspini, l’argento è l’alleato ideale a dar vita a importanti gioielli che esibiscono i più meticolosi chiaroscuri. I pezzi del designer toscano esprimono concept naturalistici, attraverso linee essenziali o forme figurative, sempre abbinate a texture materiche, come la collana Coral Light, che riproduce in modo abilmente puntuale i profili organici di una trama di coralli.
«Quando scegli un gioiello… scegli un’emozione», dice, infine, Valeria Gurgone, founder e designer del marchio lucchese Icudal, che propone alcune elaboratissime creazioni, realizzate interamente a mano in micro scultura.
Antonella Reina, Editor VO+