Packaging sostenibile: ecco i brand convertiti

Il mondo del packaging sostenibile nel settore fashion e nel lusso è ad oggi realtà. O meglio, pratica sempre più diffusa.

Anche l’ultimo step della filiera, dunque, deve rappresentare la scelta green di un brand, e The Current Daily ha stilato una classifica di otto brand che stanno cavalcando proprio la tendenza del packaging sostenibile.

Tra le aziende più attive Pvh, che possiede brand come Calvin Klein e Tommy Hilfiger e che si è prefissato di perseguire obiettivi di sostenibilità ambiziosi, come l’utilizzo di imballaggi 100% sostenibili ed etici entro il 2025. Secondo il Corporate Responsibility Report del 2018, il 74% del packaging utilizzato dal gruppo è riciclabile. Pvh è stata inoltre la prima azienda di abbigliamento ad aderire a How2Recycle, progetto lanciato dalla Sustainable Packaging Coalition, che indica ai clienti come riciclare i materiali di imballaggio.

Asos, poi, è schierato in prima linea a supporto delle politiche sostenibili e utilizza il 25% di materiale riciclato per i sacchetti che avvolgono i prodotti spediti e scatole di consegna composte al 100 per cento da materiali riutilizzati.

Nel 2018, il rivenditore di lusso con sede a Londra Matches Fashion ha dato il via a una strategia finalizzata alla riduzione dell’impatto ambientale causato dagli imballaggi dei prodotti. L’azienda si è dunque imposta di adottare imballaggi riciclabili e dalle dimensioni ridotte, oltre a voler incorporare in essi materiali provenienti da fonti sostenibili.

Green è anche la fashion label Prana specializzata in sportswear e abbigliamento lifestyle che, per i packaging, utilizza carta riciclata e inchiostro a base di soia, e il neozelandese Maggie Marilyn, marchio di abbigliamento femminile che usa sacchetti realizzati con amido di mais che garantiscono una riduzione del 60% delle emissioni di C02 causate dai tradizionali sacchetti di plastica.