Mercato: necessità di più regole per certificare il valore dei gioielli
Settore orafo: sicuramene uno dei comparti del Made in Italy più importanti e con forte vocazione verso l’export. Tuttavia, a livello internazionale e anche europeo pesa la mancanza di regole armonizzate circa la marcatura dei gioielli, sigillo che ne certifica valore ed origine.
Tra i mercati extra UE più interessanti per l'Italia ci sono Arabia Saudita, Brasile, Cina, Emirati Arabi, Russia e Messico che rappresentano i più complicati in tema di marcatura dei gioielli, secondo un'analisi condotta da Zpc.
Inoltre, secondo la ricerca, non manca solamente nei paesi extra-UE, ma anche nel mercato domestico europeo questa ambita armonizzazione delle regole di marcatura dei gioielli.
Conseguentemente, le regole italiane non vengono automaticamente valide nel resto d'Europa, con importanti insidie per le aziende.
Per essere importati e commercializzati, infatti, i gioielli dovrebbero riportare il marchio di responsabilità del fabbricante e in alcuni Paesi anche dell'importatore o rivenditore, e il titolo legalmente riconosciuto, ovvero la percentuale di metallo nobile presente nel gioiello, che definisce i carati.