La rivincita delle pietre meno conosciute
Il mondo della gioielleria è in continua evoluzione tra nuovi designer, creatività e tendenze. Ma ci sono alcune pietre preziose che, pur esistendo da millenni, solo recentemente stanno vivendo un vero e proprio rinascimento, e incuriosiscono brand, artigiani e appassionati.
Sono tesori che emergono dalle rocce, gemme semi preziose di grande fascino e storia, che ammaliano con i loro colori e riflessi e che probabilmente presto saranno presenti in qualche creazione orafa esclusiva.
Come l’Alessandrite che, a causa della sua scarsità, specialmente nelle dimensioni più grandi, è particolarmente rara e costosa. Originariamente scoperta in Russia, deve il suo nome al suo famoso zar Alessandro II ed è una gemma il cui colore spazia dal verde e al rosso-violaceo, a seconda dell’assorbimento della luce. Una trasformazione, questa, così sorprendente che il fenomeno stesso viene chiamato "effetto alessandrino".
Poi c’è l’Opale nero, il più prezioso, caratterizzato da uno sfondo scuro con colori e riflessi possono essere particolarmente brillanti, a volte elettrici. La misteriosa oscurità è dovuta agli elementi di ossido di carbonio e di ferro presenti nella gemma.
La Grandidierita è una gemma poco conosciuta che fu scoperta nel 1902 in Madagascar da Alfred Lacroix. In genere, il suo caratteristico colore verde bluastro deriva dalle tracce di ferro, mentre gli esemplari totalmente trasparenti sono considerati tra le gemme più rare sulla Terra. Il costo approssimativo? Altissimo: pare superi i trentamila euro a carato.
La Muscovite, invece, ha nella sua insolita composizione il suo grande fascino. È un minerale che varia nei colori dai grigi d'acciaio ai gialli, i verdi e rossi, e la sua lucentezza perlacea brilla a ogni occhiata. Come indossarli? Magari in piccole e sottili lastre!
Poi c’è l Poudretteite, un minerale appartenente al gruppo della milarite, l'unica pietra preziosa che prende il nome dalla famiglia Poudrette, proprietaria della cava del Quebec - Canada, dove fu trovata per la prima volta, ma non riconosciuta fino al 1986. Una gemma scintillante dal rosa al violetto e tra le più rare al mondo.
Che dire, poi, del Berillo rosso? Conosciuto anche come "berillo scarlatto" o "smeraldo rosso" fu scoperto per la prima volta nel 1904 nello Utah, che è attualmente l'unica fonte mineraria della gemma. Una varietà estremamente rara di berillo, dalla formazione insolita e che richiede un ambiente geochimico unico. Solitamente se ne trovano solo dimensioni molto piccole e lo Utah Geological Survey ha stimato che un cristallo di berillo rosso viene trovato ogni 150.000 diamanti.