La crescita di Pasquale Bruni tra collezioni e novità
Un 2017 in grande crescita per il gruppo Pasquale Bruni, chiuso con ricavi a +22% rispetto all’anno precedente a conferma del successo della strategia di branding e del valore aggiunto fornito dalla possibilità di definire ogni gioiello assolutamente made in Italy.
Più precisamente made in Valenza: ed è proprio nel distretto piemontese che l’azienda spicca per la ricerca delle pietre e delle lavorazioni. E durante l’edizione di gennaio di VICENZAORO, Pasquale Bruni ha presentato la nuova collezione di gioielli Amore in quarzo rosa e smeraldi, con oro giallo e oro bianco rispettivamente.
L’azienda, inoltre, negli ultimi anni è stata impegnata in alcuni importanti investimenti volti ad aumentare la presenza in mercati esteri e di riferimento come quello russo, statunitense e quello dei Paesi del Golfo (Gulf Cooperation Council), cioè Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Con una crescita del canale wholesale del 3% in Italia e del 40% in Europa e la presenza in department store come Printemps Haussmann a Parigi e Neiman Marcus negli States, Pasquale Bruni ha registrato ottimi risultati anche nell’ambito retail, trainato dalle centralissime boutique di Roma e Milano.
E per il 2018? Dall’azienda confermano la volontà di proseguire gli investimenti nella distribuzione internazionale in particolare in USA, Cina a Giappone, e si stanno valutando alcune nuove aperture in altre importanti città turistiche italiane.
A gestire le operazioni è Roberto Bocus, entrato ad inizio anno come Global Commercial Director, dopo molti anni trascorsi in Pomellato da direttore retail worldwide con specializzazione nell’area Emea.