Il ritorno del cammeo
Il cammeo affonda le sue radici ancora agli albori dell’umanità: la tecnica dell’incisione e la versatilità della materia prima hanno infatti stuzzicato l’ingegno dei primi “artigiani” in tempi lontani. Il lavoro certosino nell’intaglio ha abbellito i monili dagli alessandrini ai romani, dal rinascimento all’ottocento, fino alla celebre tiara che fu di Joséphine de Beauharnais, amata da Napoleone, e arrivata fino a Vittoria di Svezia.
Ad abbellire questo materiale unico, la rappresentazione di femminili, mitologiche, animali e simboli araldici.
Sulle passerelle 2020 i gioielli cammeo di Oscar de la Renta hanno avuto un ruolo importante, tra anelli, orecchini, bracciali, collane e clutch punteggiate di cammei, mentre “King of Cameos” di Amedeo Scognamiglio porta avanti la tradizione di questa lavorazione vecchia come il mondo, dove il cammeo coniuga la bellezza della lavorazione e la preziosità dei materiali con un mix di immaginazione, ispirazione, ricordi.
Dior non rinuncia a orecchini di conchiglie intagliate e piccole sculture che pendono dai lobi, mentre immagini femminili volteggiano tra perle e pietre preziose, e animali stilizzati troneggeranno su anelli in metallo anticato, finitura champagne, resina di onice e resina bianca.
Fenty Cameo di Rihanna reinterpreta il cammeo e vi le acconciature rappresentative della tradizione afro tra volti di donna attorniati da montature punteggiate da diamanti e piccole perle, cammei a mo’ di elegante chiusura di colletti, maxi orecchini per capelli ad adornare chignon dal sapore tutto etnico, anelli e collane di rara eleganza.
La designer Anna Porcu accosta materiali come ferro, monete e pellami alla storicità del cammeo e la storia azienda Cameo Italiano ha firmato i gioielli con questo prezioso materiale indossati dall'attrice Cate Blanchett sul red carpet dell'ultimo Festival del Cinema di Venezia per il Progetto Lizworks di Liz Swig, che ha chiesto di riprodurre opere di Cindy Shermann e Catherine Opie proprio su camei di conchiglia.