Il mondo delle gioiellerie post-Covid
Lenta ripartenza per i gioiellieri italiani, come delineato da alcuni esponenti del settore che parlano di una partenza con il freno a mano tirato per i dettaglianti orafi italiani dopo la quarantena.
“Chi aveva qualche ordine in sospeso è venuto, ma non abbiamo avuto clienti nuovi, perché le persone purtroppo hanno altre cose a cui pensare”.
A parlare è Lorenzo Barducci dell’omonima gioielleria, che delinea uno scenario conosciuto ai più del settore, tra grandi città e località turistiche.
Anche a Milano: «Il calo in tutti i settori è tra il 70 e l’80% – ha spiegato alla stampa Angelo Cielo, di Cielo 1914, con showroom su piazza Duomo – Qualcuno passa per riparazioni o cambi di pila oppure perché ha un evento, ma non c’è la fila, anzi. Il nostro cliente è per il 65% straniero e adesso non ce ne sono. C’è quasi più vita nei quartieri periferici, dove la clientela è quella locale».
Più serena l’opinione di Stefano Soprana, dell’omonima gioielleria nel cuore di Vicenza:
«Una ripartenza positiva, tra riparazioni, e qualche cliente venuto per fare o farsi un regalo. Ci vorrà un po’, ma credo che presto ci abitueremo alla mascherina e ho visto le persone molto attente e disponibili».