Giving is the new receiving
Secondo uno studio Unilever, il 33% dei consumatori preferisce acquistare marche che dimostrino un’attenzione alla solidarietà e alla eco-sostenibilità. La generazione dei Millennials è particolarmente sensibile, consapevole e attenta ai prodotti che compra e predilige acquisti “solidali”.
La filantropia funziona molto bene on-line con i siti che hanno un link diretto ai destinatari della beneficenza, che offrono tutte le informazioni utili e spesso mettono i volti dei beneficiari. La solidarietà nei negozi funziona meglio quando i rivenditori invitano i rappresentanti di un singolo o di diversi enti per rispondere alle domande.
Sono varie le modalità per aderire ad un progetto solidale, altrettante le cause sociali che si possono sposare e tanti i benefici per le aziende. Ad esempio Joan Hornig, la designer di gioielli del marchio Philanthropy is Beautiful dona in beneficenza (a un ente a scelta dell’acquirente) il 100% dei profitti per ogni pezzo acquistato. Ad oggi, la Fondazione Joan Hornig ha donato più di 1 milione di dollari ad oltre 900 iniziative caritatevoli in tutto il mondo, che si occupano di temi quali l'istruzione, la ricerca medica, i servizi sociali, le arti, i diritti degli animali e la tutela dell'ambiente.
L’azienda Brass & Unity realizza gioielli da bossoli di ottone, devolvendo una parte del ricavato ai veterani di guerra. L’idea di realizzare gioielli dai bossoli è del fondatore Kelsi Sheren, un veterano militare che ha dovuto lasciare l'Afghanistan a causa della sindrome post-traumatica da stress.
La designer di gioielli Lizzy James, in seguito alla sua esperienza personale di lotta al cancro, ha messo a frutto la sua vicenda negativa in un progetto positivo e costruttivo, creando una linea di gioielli versatile e alla moda, che celebra la forza della resilienza che è in ognuno di noi.