Gioiellerie: una ripartenza che colpisce positivamente
Dopo l'emergenza da Covid-19 una gioielleria su tre sta riscontrando una ripartenza positiva: è quanto emerge da un recente sondaggio sul settore nel quale sono state prese in esame le reazioni delle prime settimane di lavoro dopo la riapertura degli showroom orafi aperti al pubblico.
Per il Presidente di Federpreziosi, Pino Aquilino, grande merito va alle riparazioni e ai servizi di settore, nonché agli acquisti di bijoux:
“Dire che le cose vadano benissimo forse è un po’ esagerato ma di sicuro vanno meglio di quanto ci aspettassimo, soprattutto per quanto riguarda la gioielleria. Dopo tre mesi le persone sentivano la necessità di assistenza”.
A spingere gli affari quasi tre gioiellerie su quattro puntano sul binomio tra vendite online e vetrina fisica: il sondaggio di preziosa Magazine, al quale hanno risposto poco meno di 400 aziende, vede più di un terzo (35,2%) soddisfatto delle vendite dal 18 maggio rispetto alle aspettative, mentre per il 64,8% l’andamento in negativo. Per il 45,9% gli affari sono andati male e per il 18,9% malissimo.
Tra le categorie più vendute bijoux (37,8%), gioielli (23%) e servizi, soprattutto riparazioni (27%) e per il 48,6% la stagione sarà rallentata rispetto alla norma, anche se oltre il 33% degli interpellati guarda con ottimismo al futuro.
Dato interessante è quello relativo alla strategia di business, e che vede il 12,2% focalizzato nel miglioramento della propria vetrina fisica, il 14,9% della presenza online e il 73% su entrambi gli aspetti.
Aquilino riflette sul futuro delle gioiellerie: "Credo che se riusciremo a tenere duro fino a fine anno, gli auspici per il 2021 siano buoni, anche per la ripresa di matrimoni, comunioni e cresime. Online più importante per la comunicazione che per la vendita, almeno per chi ha un prodotto di alta gamma".