Estate? Voglia di mare, anche per l’orologio
Il mare è tornato a fare la parte del leone nell’offerta orologiera dell’anno. Un trend, secondo gli esperti, alimentato da molti fattori: a partire dal tema dei materiali, che vede affiancate al sempre attuale acciaio, anche numerose soluzioni inedite come quelle che usano titanio o carbonio, ideali per assecondare esigenze estetiche e tecniche.
Poi c’è la passione per il vintage, filone che trova nelle proposte a vocazione marinara un terreno molto fertile.
Ultima ma non in ordine di importanza, la volontà di alcune maison di lavorare operando con l’obiettivo della tutela degli oceani. In questo senso, funge da esempio l’iniziativa di Blancpain che ha presentato la nuova serie di orologi in edizione limitata Blancpain Ocean Commitment. Lanciato nel 2014 e rinnovato due anni dopo, questo progetto consente di contribuire attivamente alla protezione degli oceani proprio attraverso l’acquisto di uno dei 250 esemplari della serie speciale. Per ogni orologio venduto, l’azienda destinerà mille euro (per un totale di 250mila) per finanziare le attività di ricerca scientifica volte a trovare soluzioni per arginare il problema dell’inquinamento dell’ambiente marino.
Orologio unico, il Fifty Fhatoms Ocean Commitment III presenta elementi vintage che ricordano il primo esemplare del 1953. La cassa in acciaio satinato di 40mm è impermeabile garantita fino a 300 metri e il fondello in vetro zaffiro permette di ammirare la massa oscillante in oro con incisione Ocean Commitment.
Poi c’è Officine Panerai che ha messo a punto un materiale a base di fibre di carbonio ideale per la realizzazione della cassa di 47mm del nuovo Luminor Submersible 1950 Carbotech. Un segnatempo resistente all’acqua fino a 300 metri e animato dal movimento meccanico a carica automatica P.9000.