Digitale e lusso - Solca: «Maneggiare con cura»
L’avvento del digitale ha dettato nuove regole nel mondo della moda e del lusso, ed è bene operare per evitare corto circuiti del valore delle aziende.
Luca Solca, senior analyst di Bernstein per il settore Global Luxury Goods, ha indicato 8 trend da tenere d'occhio nel corso del suo intervento alla Ceo Roundtable on Commerce Innovation.
A partire dalla comunicazione, dai social media al mondo degli opinion leader: «Postare è facile ma occorre controllare cosa si posta e quando in modo professionale».
In parallelo sta evolvendo il modo di presentare le collezioni, come nel caso di Moncler, che ha organizzato una grande party aperto al pubblico a Milano, durante la fashion week di febbraio, attirando in due giorni 200mila persone contro le 500-1.000 persone di una tradizionale sfilata.
Per i canali distributivi gestiti direttamente, l’obiettivo è far funzionare l’e-commerce e riportare traffico negli store fisici. Infine, poco efficace il network retail, con ogni boutique uguale alle altre: regola numero uno è la riconoscibilità solo se abbinata all’esperienzialità.
«Sul fronte wholesale, invece, bisogna fare attenzione alla perdita di controllo del prezzo», e occhio ai nuovi giganti del retail, da Amazon e Alibaba, che possono avvantaggiarsi della raccolta e analisi di milioni di dati in tempo reale.
Sul mercato si stanno imponendo brand con un modello alternativo di business che permette prezzi di vendita inferiori a parità di valore intrinseco e, in generale, il digitale sta scardinando equilibri consolidati, tanto che si è registrato un calo delle vendite di orologi dal prezzo inferiore ai 500 dollari.
«L’intelligenza artificiale non sostituirà quella umana, ma servirà a dare informazioni alle aziende per far sì che siano più efficaci e possano ridurre i loro margini di errore».