I diamanti gialli sempre più forti sul mercato grazie a Tiffany & Co.
New York dipinta dai colori dell’aurora. Un taxi si ferma al 727 della Fifth Avenue, lasciando scendere una splendida Audrey Hepburn che, nei panni di Holly Golightly, si sofferma ad ammirare la vetrina di Tiffany & Co., sorseggiando un caffè e mangiando un croissant. È la scena indimenticate con cui inizia il film Colazione da Tiffany (1961).
Indimenticabile proprio come il tubino nero e l’importante collier impreziosito da un grande diamante giallo, indossati dall’attrice, che hanno sancito per sempre il legame tra moda e gioielli. Proprio quel leggendario diamante è stato il protagonista dell’evento “Yellow Is the New Blue”, con cui Tiffany & Co. ha “dipinto” di giallo la città di Milano, la scorsa settimana, in occasione della presentazione della nuova collezione di alta gioielleria.
All’interno di una residenza privata nel cuore della città meneghina, il famoso artista italiano Daniele Papuli, noto per la sua abilità nell’unire materiali, spazio e luoghi, ha realizzato una suggestiva installazione, una vera e propria Yellow Box – che rappresenta il nuovo concept con cui la maison si impegna a celebrare la bellezza di ogni diamante, e la maestria dei suoi artigiani, di cui il Tiffany Diamond da 128.54 carati ne è l’emblema supremo.
Si tratta di uno dei più grandi e straordinari diamanti gialli al mondo, acquisito nel 1877 dal fondatore Charles Lewis Tiffany in una forma grezza con un peso di 287.42 carati, e tagliato poi in un diamante cushion da 128.54. Attualmente montata su un collier con diamanti bianchi da oltre 100 carati, la pietra presenta 24 sfaccettature in più rispetto alle 58 sfaccettature di un tipico diamante taglio brillante, per un totale di 82 sfaccettature. La sua elegante forma a cuscino è un'opera di impareggiabile bellezza e inimitabile maestria.
Federica Frosini, Editor in chief VO+