Professioni “d’oro”: i giovani sono il futuro del gioiello Made in Italy
I dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi hanno dimostrato ottimi risultati per il settore manifatturiero orafo, argentiero, gioielliero e del corallo e cammeo: a novembre 2022 l’export ha sfiorato i 9 miliardi di euro con un incremento del +22,1% sull’identico periodo del 2021 e del +40,6% sul pre-covid (2019). Sulla base di questi risultati, le stime sul fatturato a fine 2022 prevedono un raggiungimento di 10,9 miliardi di euro, cifra record per il settore.
Nei primi 11 mesi del 2022 i paesi di destinazione registrano esiti positivi con un +13,9% per gli USA, +20,9% dalla Svizzera e dagli EAU, mentre a calare è solo Hong Kong con -0,5%.
Gli eccellenti dati di andamento sono però a rischio per l’incapacità delle oltre 7100 imprese del settore di far fronte alle richieste dei mercati a causa dell’impossibilità di reperire manodopera specializzata.
Il tema cruciale per il futuro del manifatturiero orafo Made in Italy è stato affrontato nella presentazione organizzata giovedì 9 marzo a Milano da Confindustria Federorafi, con Italian Exhibition Group/Vicenzaoro e Skuola.net, per illustrare la “roadmap” del settore in tema di Orientamento e Formazione.
Oggi il settore occupa 30.619 persone, di cui il 58% donne. Le indagini congiunturali su un campione di aziende indicano la presenza di un sentiment positivo per il primo semestre 2023, sia in termini di fatturato che di occupati, in quanto il 36% delle aziende intervistate ritengono che incrementeranno il numero dei propri dipendenti.
Sulla base dei precedenti dati e degli investimenti in ulteriori nuovi siti produttivi in Italia da parte di tutti i principali brand internazionali della gioielleria, le previsioni in termini occupazionali sono positive. In aggiunta, oltre il 50% degli occupati nel settore tra meno di 10 anni sarà in età pensionabile mentre solo il 13% degli occupati ha un’età inferiore ai 30 anni.
Il tema del “reclutamento” rappresenta un problema più che rilevante: le scuole ad indirizzo orafe solo in questi ultimi anni si stanno rilanciando. La mappatura appena fatta a livello nazionale da Confindustria Federorafi indica che sono quasi 40 gli istituti che hanno ripreso a formare nell’ambito del comparto del prezioso ma gli studenti diplomati sono ancora insufficienti rispetto alla richiesta delle aziende. Le esigenze di nuovi occupati e di occupati per ricambio generazionale nelle aziende nei prossimi 5 anni si possono stimare ad una percentuale che si avvicina all’8/10% del totale della forza lavoro attuale (3000).
Secondo Claudia Piaserico, Presidente Confindustria Federorafi: “Le Istituzioni devono dare dignità ed autorevolezza agli Istituti Professionali Tecnici che continuano a garantire tassi di inserimento nel mondo del lavoro vicini al 100% ma non sono in grado di attrarre giovani in numero sufficiente per un paese manifatturiero come l’Italia.”
Lo sforzo, in termini formativi ed informativi di dirigenti scolastici, docenti e orientatori, ha come scopo l’acquisizione di elementi e informazioni utili da trasferire agli studenti valorizzando così le tante opportunità in termini professionali e di retribuzione che il settore può offrire.
Le iniziative portate avanti da Federorafi hanno visto una “mappatura” delle scuole/istituti con percorsi orafi, identificandone quasi 40 in 10 Regioni. Inoltre, hanno definito i profili professionali più ricercati (n.d.r. orefice, incassatore, incisore, gemmologo, pulitore, esperto in stampa 3D, esperto in macchine a controllo numerico, designer, digital media specialist…) e organizzato la prima giornata di Orientamento durante Vicenzaoro.
In collaborazione con Vicenzaoro, Confindustria Federorafi ha avviato la partnership con Skuola.net per dialogare con gli studenti con il loro stesso linguaggio e con le loro stesse metriche e con i professori e le famiglie affinché si rendano conto di quanto sia interessante e performante il settore per la crescita e l’appagamento personale di ogni ragazzo.
Secondo Daniele Grassucci, Founder e Direttore di Skuola.net, sono molte le famiglie che hanno perso fiducia nei mestieri tecnico-pratici, situazione aggravata dall’orientamento svolto in molte scuole medie, che indicano gli istituti tecnici e professionali agli studenti meno performanti dal punto di vista accademico. Tuttavia, ancora 1 studente su 3 delle scuole secondarie è interessato a seguire questo percorso.
Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group, è partner strategico di Confindustria Federorafi e Skuola.net per questo progetto strutturato e di ampio respiro: “I giovani rappresentano il futuro della gioielleria. Il nostro impegno per lo sviluppo e l’internazionalizzazione del settore, e in particolare delle eccellenze del Made in Italy, non si esprime solo attraverso le opportunità di business generate dai nostri saloni ma anche promuovendo la cultura di settore e attivandoci come piattaforma di informazione, formazione e networking.”
“Il vostro settore affascina per numerosi motivi e ogni evento promozionale e fieristico è indispensabile per sostenere il settore nella sua costante espansione” sottolinea il Ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, ricordando il fermento dell’ultima edizione di Vicenzaoro dello scorso gennaio che ha inaugurato in presenza.